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Il Carnevale di Francavilla al Mare - CH

 

 

 

Il Carnevale di Francavilla al Mare, in provincia di Chieti, è così prestigioso e amato da essere considerato e denominato ufficialmente il Carnevale d'Abruzzo. La storia del Carnevale francavillese è, a dire la verità, relativamente recente, visto che inizia negli anni del secondo dopoguerra: a quei tempi, in occasione del Carnevale, lungo le strade della città si esibivano gli Zazzà in cerca di Zuzzù, un complesso caratteristico del posto. A partire dagli anni seguenti si decise di dare vita a un vero e proprio comitato destinato all'organizzazione dei festeggiamenti: quel comitato è attivo ancora oggi, e presiede alla realizzazione dei carri, costruiti con l'aiuto di maestri cartapestai esperti e desiderosi di prolungare e tramandare la tradizione. La maschera tipica del Carnevale di Francavilla al Mare è quella di Re Patanello. La sua storia è curiosa, nel

 

 

senso che prende spunto dalla vicenda di zì Patane, un ciabattino vissuto con tutta probabilità a cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento: si trattava di un personaggio caratterizzato da un grande carisma ma al tempo stesso molto stravagante, desideroso di girare per osterie e abituato a fare baldoria, a bere e a compiere scherzi. Ecco, dunque, che dalla leggenda di zì Patane è arrivata la maschera di Re Patanello, che ha il compito di aprire la sfilata mentre viene seguita da tutti gli altri carri. Il Carnevale a Francavilla al Mare giunge quest'anno alla 65° edizione, che vivrà le sue giornate clou domenica 16 e 23 febbraio, e poi martedì 25 febbraio 2020, quando per le strade del paese va in scena la tradizionale sfilata dei carri allegorici allestiti con caricature e decorazioni che prendono spunto dagli eventi e dai personaggi più discussi e famosi dell'anno appena trascorso. Alla kermesse intervengono, oltre a grandi e

 

 

bambini, anche piccole orchestre, ballerini e gruppi di folklore. Il ritrovo della manifestazione è a Piazza Sirena: si calcola che ogni anno siano più di 20.000 le persone che partecipano e si divertono. Il Carnevale più antico della regione, quindi, si ripropone anno dopo anno, mettendo in mostra carri spettacolari creati a partire da modelli in argilla su cui poi vengono applicate la vetroresina e la cartapesta. Organizzato dall'Associazione Carnevale d'Abruzzo con il patrocinio della Regione e del Comune, il Carnevale sarà caratterizzato come di consueto dall'imperdibile sfilata dei carri che ha contribuito a rendere questo evento così importante e conosciuto in tutta Italia. Ricordiamo inoltre che a Francavilla si tiene anche una festa del Carnevale d'Abruzzo in estate. La storia di questo carnevale etimologicamente ci riporta alla parola Carnevale che deriva dal latino “Carnem levare” popolarmente tradotto “carne-vale” o

 

 

“carnasciale” perché anticamente indicava il banchetto di abolizione della carne che si teneva subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. Quì è di casa la maschera di Patanello che nasce tra leggenda e realtà. Si narra di un ciabattino, probabilmente vissuto tra la fine dell’800 ed i primi del ‘900 ; un personaggio stravagante e carismatico che amava molto fare baldoria, girare per osterie e bere e nello stesso tempo era famoso per i suoi goliardici scherzi: zì Patane. Da questa simpatica leggenda, un pittore napoletano che amava villeggiare a Francavilla, E. Caiati, ha preso spunto per tratteggiare i caratteri di questo personaggio e farne la maschera che fin dal lontano 1958 è parte integrante del manifesto del Carnevale e che è diventata il logo dell’Associazione medesima. Soprannominato “Re Patanello” apre in assoluto la sfilata a cui fanno seguito tutti gli altri carri.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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