Messa della domenica alla Madonna della Vittoria

Di solito, quando sono a Chieti, vado a messa alla Madonna degli Angeli, ma domenica 2 aprile son voluto andare alla Madonna della Vittoria. Anche quì c’era il mio parroco,Don Roberto, ma era li solo per aiutare il parroco celebrante per le confessioni, Sul crinale collinare di Chieti, sul lato nord occidentale, sorgeva una chiesetta del finire del secolo XVI legata ad un particolare culto. Crollata recentemente per essere ricostruita, senza nessun intervento della Soprintendenza ai monumenti dell'Aquila, dai cittadini della contrada che hanno messo a disposizione materiali e ore di lavoro per la sua realizzazione. A lavori finiti la Chiesa della Madonna della Vittoria permane lì ancora anche nella tradizione orale degli abitanti della località che porta la stessa denominazione topografica. Valga per tutti, Antonio Zappacosta, che ha conservato in casa sua, a lungo, le immagini della Madonna che un tempo, come oggi, venivano riprodotte e distribuite ai fedeli e un Armonium fatto a sue spese restaurare. La Chiesa venne costruita per celebrare la Vittoria riportata dagli eserciti cattolici ai danni dei Turchi Musulmani, il 7 ottobre del 1571. A quella decisiva battaglia parteciparono 500 combattenti della Provincia di Chieti, fra cui 200 della stessa città, guidati da Giuseppe Persiani. Con la distruzione della chiesetta andarono dispersi alcuni dei suoi arredi e tutte le cose sacre. La Statua Conocchia della Madonna è stata ritrovata in un vecchio caseggiato di Strada Scoscesa, esposta all'incuria del tempo, alla polvere e ai roditori nonostante le cure di una vecchia parrocchiana. In questo edificio fatiscente sono stati conservati pure la statua di Sant'Antonio che si venera anch’esso nella chiesa, alcuni candelabri ed altre povere suppellettili. Domenica come detto sono andato ad una messa alle ore 10,30 e mi ha ricevuto una persona speciale: Giustino Caramanico autentico factotum e persona speciale per questa e altre chiesette del circondario. Entrando ho visto una chiesetta tenuta veramente bene, con le due statue ai lati dell'altare. Una rinnovata via Crucis alle pareti e un bellissimo affresco sul muro dietro l'altare realizzato dall'artista Antonella di Cristofaro inaugurato alla festa dell'Assunta del 2016. Il Caramanico fa stampare anche un giornalino riguardante i fatti legati alla chiesa, illustrando con dovizia di particolari e trasparenza tutte le cose fatte nell'anno passato e quelle in progetto per l'anno 2017. Questa è la chiesa in cui da bambino io imparavo a servire messa, in latino e con l'aiuto di Cecchino, spostando le ampolline da un lato all'altro perchè mia madre mi diceva che ogni sette messe una era mia; io non l’ho mai creduto, ma ci mettevo tanto amore. Oggi l'ho ritrovata piena di fedeli, che non sentivano messa, ma partecipavano compatti alla messa.