Che cos'è l'Abruzzo, chi sono gli abruzzesi. « Abruzzo, parola che suona all'orecchio aspra e strana, subito mi mette innanzi il quadro di un paese di bellezza singolare, fiera e maestosa »: così, nel ”Viaggio negli Abruzzi”, Ferdinando Gregorovius, che conosceva bene le nostre vallate e le nostre montagne. « Gli Abruzzi, ecco, per me sono un mistero, da ragazzo lo ritenevo un paese sperduto tra le montagne, coperto da un cielo azzurro, avvolto di neve, di ghiaccio, di vento. Dentro vi vedevo camminare i pastori dannunziani »: così Domenico Rea. Ma la più bella definizione viene dal grande Raffaele Mattioli, presidente della Banca Commerciale Italiana, vastese ed abruzzese purosangue. Quest’uomo, incredibilmente colto negli aspetti economici e di diritto monetario, mecenate della cultura, scriveva: «Si nasce dove si nasce. Se chiedi a un abruzzese non inurbato - tu di dove sei?- ti sentirai rispondere -di lu paese me'-. Conosco troppo bene la gente della mia terra e so quanto sia ritrosa di fronte alle manifestazioni ufficiali». Queste definizioni spiegano, solo in parte, perché degli Abruzzi e di noi abruzzesi, in ogni parte del mondo, si ha una certa idea e memoria. In fondo se andiamo indietro nella storia, gli Abruzzi stessi sono stati per i Romani un grosso problema sempre presente fino a quando non sono riusciti a sottometterli.

Festa di San Rocco - Roccamontepiano

                                      

   Il Paese di Navelli                  Abbazia Celestiniana                 Santa Maria di Montesanto

La Fortezza di Civitella del Tronto

                                 

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Santa Maria dell'Assunta


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