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Cocce e Cocce

L'incontro con le opere ed in particolare con le caricature di Franco Pasqualone e le “Cocce di Chieti” è avvenuto in occasione di una mia visita a mia madre a Chieti.Il tratto agile e l'arguta caratterizzazione dei soggetti, uniti all'utilizzo di un mezzo espressivo così "popolare" e moderno come la sua vignetta, consentono di cogliere gli aspetti salienti delle multiforme, complessa e contradditoria personalità dei soggetti trattati. Naturalmente i soggetti disegnati sono molto altro e molto di più, ma in questo caso il vignettista ha compendiato l'uomo, il personaggio, condizionandoli, esaltandoli, confrontandoli gli uni con gli altri, in una competizione continua che pone, ogni volta, il traguardo più innanzi. Se volete rendervene conto di persona comperate il libro "Cocce e Cocce" di Franco Pasqualone (Pasq) Editrice Sigraf

 


 

L’ultimo lavoro di Franco Pasqualone, vignettista al quale però, come scrive nella prefazione il professor Massimo Paqualone, si deve dare la “giusta” definizione di artista, è stato presentato nel salone della Pinacoteca Barbella dal direttore del periodico La Voce, Ugo Iezzi, e dallo stesso professor Pasqualone. “Cocce e Cocce”, il titolo del libro edito da Sigraf: per realizzarlo la matita di Franco ha compiuto un percorso, fatto di teste conosciute a livello internazionale e di “cocce” appartenenti a personaggi locali, e localissimi, certamente ardito, oltre che impegnativo, come può essere quello di passare dalla coccia di papa Francesco a quella di Ugo Iezzi, oppure dal presidente Trump al sindaco di Chieti Umberto Di Primio, ma capace di sintetizzare per ognuno aspetti caratteristici che sono alla base alla caricatura. Scrive infatti Pasqualone, che ha lo stesso cognome dell’autore senza però avere alcun vincolo di parentela, che nelle sue rappresentazioni l’autore «di ognuno ci dà l’identikit, non solo con la coccia, ma con un particolare che ne ricorda la caratteristica, il lavoro, il modo di essere, l’anima vera di ciascuno, in una sorta di introspezione psicologica che mai ti aspetteresti», e per dare forza a questo suo più che condivisibile giudizio, cita anche quello che scrisse Antonio Del Giudice, ex direttore de Il Centro, sempre su Franco Pasqualone: «... conosce il paese dove vive e il modo di pensare della gente e delle classi dirigenti. Ne coglie i punti deboli e le manie. Riesce a sondarli con un periscopio affondato nell’anima».

 



Per chiudere il quadro non resta da parte nostra che ripercorrere la strada compiuta fino ad oggi da Franco Pasqualone, teatino doc, con la pubblicazione di undici libri di satira politica, con vignette dedicate a personaggi come Berlusconi, Di Pietro e ad altri protagonisti di storie nazionali e abruzzesi. Memorabili le sue vignette su Remo Gaspari. Inoltre ha collezionato una serie di importanti premi e riconoscimenti partecipando alle più qualificate rassegne di satira ed umorismo, ha collaborato con il Messaggero, Nuovo Abruzzo Oggi e soprattutto con il Centro dove ha cominciato negli anni Novanta a muovere i primi passi, ribattezzato all’epoca il Forattini d’Abruzzo. Sue vignette sono apparse anche su diversi periodici, quali Il Segnaposto, una rivista dedicata alla gastronomia, e il settimanale satirico con tiratura nazionale, Veleno. Franco Pasqualone è stato anche il fondatore, insieme a Tommaso Di Francescantonio, di un mensile satirico abruzzese, dal titolo Ajje e Ojje. Infine attualmente è prezioso collaboratore de La Voce dei Marrucini, dove pubblica vignette che raccontano la vita cittadina mettendone il risalto, con acume e ironia, vizi, difetti ma anche esaltando i pregi di una città che vanta tremila anni di storia..

L'autore col critico d'arte Massimo Pasqualone

Luciano Pellegrini, abruzzese di Chieti, giornalista, pubblicista, preferisce pubblicare argomenti su Alpinismo, Ambientalismo, Fotografia, Reportage, Viaggi, Gastronomia, Tradizioni, Storia, scrivendo sul web, carta stampata e riviste. un bel personaggio e un grande amico mio e della città di Chieti....

 

 

Ugo Iezzi, marrucino di Chieti, giornalista gourmet, direttore della “Voce dei Marrucini” da 5 anni. Ex dirigente sindacalista della CGL. Nella sua vita si è occupato di Enogastronomia e da giovane ha vissuto al villaggio Celdit (a u vasse). Ha scritto diversi libri e tra questi a lui piace ricordare il primo: "La Fabbrica di papà" e ci tiene a dire di essere cresciuto con pane, ojio e pummadore. Da quì il suo libro dal titolo:"Cucina Afrodisiaca"(Tabula Fatui-Solfanelli editore). L'ultima sua fatica che vedrà la luce a Pasqua, che oggi orgogliosamente mi a mostato, dal titolo: "Lu Fregne di Chieti"

    

Tonino Santeusanio e La statua di Achille

 

Franco Pasqualone

 

Ugo Iezzi

Battuta tagliente e humor nero dietro la penna del vignettista Franco Pasqualone che torna con il suo calendario dedicato a Chieti in cui quest’anno celebra le “teste” più interessanti e rappresentative della città, a cominciare da quella del sindaco Umberto Di Primio. Il calendario si intitola, in dialetto, “Cocce e cocce”. Pasqualone, che ha iniziato la sua attività sulle pagine del Centro (con una vignetta che si occupava di un guasto telefonico al Santissima Annunziata), festeggia i 30 anni di vignette. La redazione del periodico “La Voce dei Marrucini” lo premierà questa sera con un riconoscimento che verrà consegnato anche a un altro vignettista, Gianfranco Tartaglia, in arte Passepartout. Tartaglia firma sempre le illustrazioni del Lunario che realizzato da Ugo Iezzi e Mario D’Alessandro, rispettivamente direttore e caporedattore della “Voce”. L’occasione è stata colta, infatti, anche per presentare il nuovo numero del Lunario, calendario astrologico in vernacolo, quest’anno dedicato ai dolci, e del nuovo numero della “Voce” che pone al centro della sua riflessione la “multopoli” teatina, con gli automobilisti costretti a districarsi nel traffico del centro senza sapere dove poter lasciare la loro auto.

 

 

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