La caricatura Di persomaggi importanti
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Chieti - La caricatura umoristica e satirica |
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1) Caricatura di Charles Darwin incentrata sulla sua calvizie, la sua barba e baffi, oltre che sulla somiglianza con una scimmia, provocata dallo scalpore originato dalle sue teorie evoluzionistiche
2)Caricatura di Buonaperte alla catena attaccato ad un anello
3) Marianne offre un senato tutto nuovo alla Francia
4) Costantino Barbella (CH)
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La caricatura è un disegno di solito a carattere umoristico o satirico che rappresenta una persona. Il disegno della caricatura, solitamente molto semplice ed essenziale, storpia volutamente l'immagine della persona rappresentata, caricandone (da qui il termine) alcuni tratti caratteristici della fisionomia. Solitamente il particolare esagerato ha già in sé un contenuto sarcastico, come il naso pronunciato. Le caricature possono essere corredate da scritte o da fumetti, diventando così fumetti che assumono un tono evidentemente canzonatorio o satirico.
Le prime tracce documentate di spunti caricaturali vennero dagli antichi Egizi e dai Babilonesi, ma anche i Greci ed i Romani mostrarono apprezzabili esempi in alcuni affreschi e sculture. La prima vera caratterizzazione caricaturale, la rintracciamo, infatti, intorno al V secolo a.C. proprio nella ceramica attica, dove vennero rappresentati personaggi colti e importanti raffigurati durante i loro momenti più imbarazzanti della giornata.[3] In questo periodo apparvero raffigurazioni di uomini illustri ridotti a ridicoli omuncoli, come l'Esopo che dialoga con una grande volpe, quasi a rappresentare graficamente la satira proposta da Aristofane nelle Nuvole. Anche a Roma non mancarono elementi farseschi e caricaturali sia nella ceramica e nei numerosi bronzi, talvolta scurrili, e soprattutto nei vertici di qualità artistica raggiunti con la fabula togata e l''atellana ai tempi di Silla o con i mimi dell'epoca cesariana.
Con Leonardo e Dürer iniziò una inversione di tendenza che riavvicinò maggiormente la caricatura all'umorismo bonario e che nel corso dei secoli venne portata avanti dai Carracci, dal Guercino fino a Callot e a Crespi. La caricatura prese coscienza ed acquistò il valore di arte a sé grazie anche all'avvento degli strumenti tipografici e della litografia. Nacquero così le prime scuole nazionali in tutta l'Europa, da quella francese con caposcuola D'Alembert ispiratosi a Gian Lorenzo Bernini, a quella tedesca e inglese. Nel Settecento la caricatura, derivante dal gusto del grottesco rinascimentale, trionfò anche grazie alle mutate condizioni sociali indotte dallo spirito illuministico. Dalla seconda metà del Settecento ai primi dell'Ottocento in Francia sorsero i primi giornali umoristici intitolati La Caricature (1830) e Charivari (1832), ed ai tempi della Rivoluzione la caricatura assunse i colori ed i toni degli argomenti politici.
In quegli anni si misero in evidenza anche da noi a Chieti giornalisti che pubblicarono le loro riviste, in ambito locale, che prendevano in giro personaggi locali e fatti di importanza regionale. Ultimamente è stato scritto un libro che fa un interessante riassunto di queste "caricature" e degli scritti umoristici che accompagnavano questi disegni.
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