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La tradizione si ripete right

a Abruzzo

 

Rivisondoli, il presepe vivente unisce Abruzzo e Umbria

 

 

La 67^ edizione della Natività all'insegna della solidarietà con le popolazioni terremotate dell'Umbria. Rivisondoli si gemella con Assisi e Todi per dare vita a una rappresentazione dove San Giuseppe e la Madonna sono umbri e gli attori presenti nella piana di Piè Lucente, quest'anno senza neve, sono più di 300. Tanti gli spettatori giunti da tutto l'Abruzzo e non solo. Una notte serena e stellata, il suono delle zampogne e le parole dell’Arcangelo Gabriele che annunciano la nascita del Salvatore. Duemila anni di storia scandiscono la vita del mondo cristiano, che ieri sera, nella piana di Pie’ Lucente, è tornato a celebrare il centro della sua fede, con la sessantasettesima edizione del presepe vivente di Rivisondoli. Ma la celebrazione della Natività più antica d’Italia continua ad attrarre non solo fedeli, ma anche turisti e visitatori che in questi giorni di festa affollano i paesi dell’Altopiano delle Cinquemiglia. Gli organizzatori, la Geppy eventi di Giuseppe Lepore, che anche 

 

quest’anno ha firmato la regìa della manifestazione per conto del Comune di Rivisondoli, stimano che ieri sera abbiano assistito alla rievocazione della Natività migliaia di persone, giunte anche da fuori regione, Campania e Lazio in testa. Tra il pubblico, presente anche il consigliere regionale Emilio Iampieri. Una rievocazione intensa e molto sentita anche dal punto di vista umano: il presepe di quest’anno è stato all’insegna della vicinanza alle popolazioni umbre colpite dal terremoto. Un aspetto, questo, sottolineato anche dal parroco del paese, don Daniel Cardenas, per il quale «dal presepe di Rivisondoli, parte un messaggio di pace e solidarietà per tutti».

 

 

Oltre a governare, ordinando eventuali ronde notturne e la chiusura e l'apertura delle porte cittadine, il camerlengo poteva imporre i prezzi dei generi alimentari venduti nelle piazze e nelle botteghe, deteneva diritti ecclesiastici, arrivando a scegliere il predicatore dell'Avvento e della Quaresima. E il corteo organizzato in concomitanza con i festeggiamenti per il patrono San Giustino ricorderà proprio quel periodo, con la sfilata di oltre 60 figuranti, a ricostruire un'epoca ormai passata. In particolare ci saranno l'alfiere, con lo stendardo della città che, secondo Cesare De Laurentiis, è quello originale di Chieti e probabilmente risalente al tempo delle Crociate; i tamburini, 8 coppie di nobili, 5 dame, 16 damigell, 2 paggetti, la dama delle chiavi delle porte della città. Proprio per questo sono stati scelti nel territorio perugino i

 

 

 

personaggi principali del presepe: la Madonna, Giulia Marconi, studentessa 18enne di Todi, e San Giuseppe, impersonato da Giacomo Sciamanna, 20 anni studente di teologia di Assisi. Per il Bambinello confermata la tradizione: il ruolo è andato all’ultimo nato di Rivisondoli, Eduardo Vittoria, venuto alla luce appena un mese fa. Accanto a loro, nella capanna della Natività, fulcro della scena del presepe, anche Michela Sipari, 18enne di Pescocostanzo, che ha rivestito il ruolo della Madonna dell’Annunciazione, e la 18enne Giada Biscari, anche lei studentessa di Todi, che ha vestito i panni dell’Arcangelo Gabriele. Al termine della sacra rappresentazione, con la fiaccolata finale, si è raccolta la folla degli oltre trecento figuranti, tra i quali anche gli zampognari del Matese. Ospite del presepe anche il Coro di Orsogna. Ai figuranti, dopo la scena finale, si è unito anche il pubblico per la visita alla capanna della Natività. Grande soddisfazione è stata espressa da Giuseppe Lepore, che da 15 anni si occupa dell’evento. «Le ultime due edizioni», ha detto, «con la neve a terra, sono state molto suggestive, ma quest’anno, grazie al bel tempo, c’è stata tanta gente, come non se ne vedeva da tempo». Lepore e il sindaco Roberto Ciampaglia hanno voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita della manifestazione.

Le meravigliose foto sono di Claudio Lattanzio da Il Centro

@nonnenio

 

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