a Chieti 2011
85°
Compleanno
Ventotto dicembre duemiladieci, una
data memorabile. Mammarella Gina, vedova Solino, il prossimo primo febbraio
compie
ottantacinque anni, almeno settanta lavorati, di cui cinquanta prestando
servizio presso una famiglia di Chieti. Assistita da una salute di ferro,
protetta dalla Madonna del suo quartiere (Madonna degli Angeli) ha potuto
sentirsi utile per molto tempo. Fra un' Ave Maria e un Padrenostro, due volte a
settimana, solo negli ultimi anni, prima faceva il "tempo pieno" prestando la
sua opera anche in campagna, attraversando via Maiella, si è inepircata sulla
salita più irta che conosca, per arrivare a Chieti centro ad offrire i suoi
servizi alla famiglia. Sono la nuora Trentina, capisco poco il dialetto teatino,
sono riuscita comunque a captare, via telefono, che il commiato ha assunto quasi
il sapore della tragedia greca fra lacrime e benedizioni. Cinquant'anni sono
quasi una vita, mi limito alla cronaca affettiva che mi è venuto spontaneo
narrare, ce ne sarebbero cose da dire... ad esempio: allo scoppio della II
guerra mondiale Gina aveva 14 anni ed agli stenti, alle privazioni, alla fame,
si aggiunse l’esercito della Germania nazista. Chieti era una città presidiata
dai tedeschi e dove lei abitava (lungo la via Colonnetta), si era insediato un
presidio della Wermacht con tanto di Comandante e relativo battaglione militare.
Si ritrovò in casa soldati tedeschi armati fino ai denti, dai modo bruschi ed
autoritari, che nelle stalle domestiche accudivano i loro cavalli e che volevano
sfamarsi con quel poco che in quel periodo si riusciva ad ottenere dal lavoro
nei campi. La loro era una famiglia numerosa di ben nove figli che aveva grandi
difficoltà nell’approvvigionamento del cibo con cui sfamarsi. La presenza di
quei militari, quindi, oltre ad incutere terrore, li spingeva a mettere in atto,
con grandi rischi, tutti quegli accorgimenti per nascondere il cibo con cui
dovevano nutrirsi. Lei racconta che, durante le ore notturne, interravano nei
campi damigiane di vetro contenenti grano, granturco, olio, vino per evitare che
finissero in mano ai nazisti lasciandoli alla fame. Tutt’intorno erano
bombardamenti, rastrellamenti, deportazioni e fucilazioni di partigiani. Senza
ombra di dubbio possiamo affermare che Gina è una di quelle memorie storiche che
dovremmo tenere in grande considerazione per ricordare i tragici eventi bellici.
Una memoria che, parole sue, si affievolisce sempre più, perché alle nuove
generazioni sembra non interessi più di tanto indagare su quanto accaduto appena
60 anni or sono. Solo Dio sa quanto il nostro paese avrebbe bisogno di gente di
tale tempra. Tutto questo è solo un piccolo tributo alla mia grande mamma Gina,
un moto, un anelito, una speranza. In questo mondo dove il lavoro dovrebbe
essere un diritto assistito e non causa di morti bianche, per come stanno
andando le cose e per come cambierà il mondo del lavoro, la volontà, la voglia
di farcela di Gina Mammarella, credo, siano un esempio davvero prezioso.
La nuora Donatella
Ah, dimenticavo...
Gina, oltre tutto, s'è allevata tre figli, con quello che comporta, a
cinquant'anni è rimasta vedova e... come sempre si è rimboccata le maniche
perchè le mani fossero sempre libere di lavorare. Grazie. Sono orgogliosa di te,
come lo sono i tuoi figli e tuoi nipoti, i tuoi parenti e amici tutti. Con tanto,
infinito affetto.
Donatella
Maino che ringrazia Luciano Solino per "la memoria storica".
Mamma (01/02/2011)
“ottantacinquesimo”
Nessuna parola è più bella.
Forse è la prima che si impara
la prima che si capisce e che si ama
la prima di una lunga serie di parole.
Ogni parola a lei diretta è una carezza
ogni nobile pensiero è pensato in nome di lei
ogni opera buona è fatta in nome di lei.
Non bastano cento vite a fare tutto il bene che lei fa.
Basta la sua voce ad illuminare la casa
a rasserenare ogni cosa
Nessuno ti amerà mai in questo mondo
come ti ha amato, ti ama ed amerà la mamma.
E anche se adulti, anziani o vecchi
come chiameremo lei più anziana di noi?
Non c’è altro nome
Mamma.
Ed è perciò, in questo specialissimo giorno, mamma,
che ti auguro buon compleanno!
Il figlio Luciano
Ginetta e tutti gli
invitati alla sua festa
Io e mamma Gina
Chieti - 06 Febbraio 2011
Faccio gli auguri di Buon Compleanno alla mamma migliore del mondo, alla mia
mamma, quella che, quando ero piccolo, mi è sempre stata vicina in qualsiasi
situazione, quella che mi ha sopportato quando avevo le mie giornate no o quando
mi svegliavo tutto allegro e pimpante, quella che dal 2002 porto al mare
d'estate, con la mia vecchia Ford, che corre veloce nel vento, quella mamma che
ogni tanto piange ma non lo dice, quella che spesso pensa a cose non troppo
belle e quando tu le chiedi cos'ha ti risponde con una scusa, quella che è
sempre pronta a farti un regalo, quella che ormai non fa più una torta per il
tuo compleanno, tanto c'è la figlia di Jolanda che le fa buone e pure a buon
mercato, quella che tante volte, durante i suoi 85 anni di vita, si è rialzata
dimostrando di essere una tipa tosta, quella che ha accettato la vita così com'è
venuta, quella che quando guarda i suoi figli, così diversi l'uno dall'altro,
non può fare a meno di sorridere, quella che adora cucinarsi le verdure cotte e
le cose genuine, quella che solo a 85 anni si è ritirata definitivamente dal
lavoro ed ha deciso di ricominciare una nuova esistenza, da capo, quella a cui
spesso i fratelli e sorelle chiedevano aiuto, ma che frequentemente l’hanno
dimenticata, quella che ha lavorato instancabilmente, andandosene in campagna
finch'è ha potuto per 10 ore al giorno, quella che ha saputo affrontare grandi
sofferenze ed ha saputo prendere, rimasta sola, importantissime decisioni,
quella che ha saputo cavarsela alla grande, dopo essere rimasta vedova… A questa
mia mamma io auguro un grandissimo Buon Compleanno ed è a questa mamma che
regalo un angolo del mio mondo, un pezzo del mio cuore, una montagna su cui
rifugiarsi quando le cose buttano male. E' a questa mamma che regalo tutto il
bene dell'universo, il sorriso più grande che ho e 2 bacioni infinitamente dolci,
uno da parte mia e uno da parte di mia moglie Donatella, dicendoti che ti
vogliamo ancora un mondo di bene. Buon Compleanno cara mamma Gina.
Il figlio
Enio
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